Cos’è Bizarra?
Bizarra nasce in Argentina, a Buenos Aires, nel 2003, dall’unione di un gruppo di artisti intorno alla figura di Spregelburd e alla necessità di reagire al clima terribile generato dalla crisi economica. Rafael Spregelburd ha chiamato a raccolta gli artisti che operavano a Buenos Aires per realizzare un’opera mastodontica, di straordinaria poesia, divertente e tragica (i temi affrontati sono proprio quelli della crisi che ha gettato nel baratro il paese), per scavalcare qualsiasi tipo di mediazione istituzionale ed economica e far sentire la propria voce e presenza al pubblico in un momento tanto grave da mettere in discussione le basi stesse dello stato democratico. Per lo spirito da cui è nata quest’opera sconsiderata, per la sua bellezza straordinaria, comica e struggente, per la sua forza, abbiamo deciso di realizzarla anche qui, in Italia. Perché Bizarra significa: quando tutto intorno si sta rimpicciolendo, bisogna mettersi a riallargarlo con i muscoli dell’anima, bisogna cercare gli altri e trovare insieme il coraggio di non temere il peggio. Bizarra è una risposta alla crisi culturale, economica di quest’Italia lacerata, lo slancio vitale di chi non cede alla tristezza che ci circonda.
In tempi di tagli al FUS, all’Istruzione e alla Ricerca, teatri che chiudono, come a Buenos Aires, noi rilanciamo!
Si tratta di un’impresa improbabile, improponibile, quindi da realizzare: mettere in piedi dieci spettacoli, della durata circa di due ore ciascuno, che prevedono il coinvolgimento di un centinaio di artisti fra attori, musicisti, danzatori, scenotecnica, costumi, trucco, organizzazione e promozione. I motori produttivi di Bizarra sono: la compagnia PsicopompoTeatro, che ha tradotto e proposto in Italia l’opera di Rafael Spregelburd dal 2007; la compagnia Fattore K di Giorgio Barberio Corsetti, si affianca produttivamente e dà slancio al progetto; lo spazio, il luogo di ricerca Angelo Mai, diventa la casa Bizarra e mette a disposizione tutte le sue forze e le sue teste; il Rialto Santambrogio, che anche se chiuso, sostiene e veicola il progetto.
Semintesta/Spazio ZIP sostiene la produzione con sostegno alla produzione tecnica e alla direzione di produzione.
E altre Associazioni, compagnie e singoli artisti collaborano con le loro forze e risorse alla realizzazione dell’opera.
All’Angelo Mai sono andati in scena da ottobre a dicembre 2010 i dieci spettacoli, quattro repliche a puntata, per un totale di quaranta repliche, più il riassunto finale. Da giovedì 13 gennaio torneranno in scena nuovamente le dieci puntate, in una maratona di dieci giorni, dedicata agli sciagurati che ne avessero persa qualcuna. Bizarra è stata, e sarà di nuovo, una grande festa che coinvolgerà noi che il teatro lo facciamo e il pubblico che rimarrà irretito dalla genialità dell’opera e dalla serialità che crea dipendenza. Realizzeremo e metteremo in vendita dei gadgets per sostenere la produzione dell’opera: un album di figurine, che verrà messo in vendita – assieme alle bustine di figurine – in concomitanza con le repliche, da parte del personale artistico. L’album serve a ricostruire la vicenda (ad ogni puntata sono dedicate due pagine contenenti figurine e commenti) e a creare una comunicazione fra gli spettatori che dovranno pur mettere in moto l’antichissimo rituale del baratto per poter completare l’album e accedere alla selezione per i premi finali: la partecipazione all’ultima puntata della teatronovela. Ma ci sarà dell’altro, dal calendario alle magliette, all’oggettistica più esclusiva per i fanatici irriducibili.
Ma Bizarra è molto di più, è un evento, stavolta fatto da noi e non creato sulla nostra pelle, un atto di resistenza spietata e giocosa, un gesto d’amore, un grido di dolore e di speranza, qualcosa che nessuno può vivere al posto tuo. Una prima versione dell’opera è stata realizzata dal Napoli Teatro Festival, con la coproduzione del Teatro Bellini di Napoli: un adattamento drammaturgico in napoletano, firmato da un cast artistico e tecnico eccezionale, con la regia di Manuela Cherubini.