L’UOVO NERO
da una fiaba di Luigi Capuana
Giovanni Bussi
Annachiara Repetto
Silvia Grande
Miriam Di Domenico
Igor Renzetti
spettacolo a cura di: Alessandra Felli
Selezione Premio Scenario Infanzia 2008
La fiaba l’Uovo nero di Luigi Capuana sin dal titolo solletica le menti dei suoi lettori alla domanda: cosa può nascere da un uovo che invece di essere bianco secondo natura, è, al contrario, nero?
“C’era una volta una vecchia che campava di elemosina e tutto quello che buscava lo divideva esattamente, metà lei, metà la sua gallina”. Un giorno la gallina genera, oltre al solito uovo bianco, un misterioso uovo nero che la vecchia non riesce a vendere a nessuno ad eccezione del re. Dalla cova dell’uovo nero nasce un galletto che è accolto nella famiglia reale come se fosse un figlio. Tuttavia si tratta di un galletto che desidera razzolare nei piatti dei ministri, rincorrere le pollastre, e che rintrona le orecchie di tutta la corte coi suoi: «Chicchirichì»… La pazienza di Re e Regina è messa a dura prova, finchè i due regnanti non riescono più a tollerare l’irriverenza del galletto e decidono di ucciderlo per farne una tazza di brodo o uno spiedino arrostito, ma per loro non sarà affatto facile liberarsi di lui… Il galletto, ribelle alle norme di comportamento che l’ambiente circostante vorrebbe imporgli, non vuole proprio rinunciare al suo «Chicchirichì», verso con il quale si ostina a gridare la sua essenza e libertà.