Marie-Hélène Criscione, Sasha Dvorzova, Emanuele Capecelatro, Mattia Cianflone, Mario Savina.

Scene e costumi: Igor Renzetti

Drammaturgia e regia: Matteo Davide

selezione Premio Scenario 2009

“Ma non era ancora tutto: c’era un terzo della compagnia, ed esattamente un gatto spuntato da chissà dove, grosso come un maiale, nero come la pece, o come un corvo, e con superbi baffoni da cavalleggero.”

Bulgakov “Il Maestro e Margherita”

La mercificazione del corpo umano, sia esso di una donna, un bambino o un uomo, è una prassi piuttosto frequente nelle dinamiche della società odierna. Traffico prende spunto da due storie, entrambe estrapolate da fatti di attualità ed entrambe appartenenti alla sfera del “mercato dell’uomo”. Un trafficante di cocaina cercherà di attraversare la frontiera di un aeroporto, affrontando i controlli della dogana. La sua pancia è la custodia di un enorme quantitativo di droga, ingerita poco prima di imbarcarsi sull’aereo. Contemporaneamente, sempre nello stesso aeroporto, un medico trafficante di organi aspetta il suo cliente, per effettuare un trapianto illegale d’organi. In questo scenario di corruzione, disperazione e avidità, i ruoli e i protagonismi si confondono, rovesciando continuamente le vite dei personaggi. L’unica certezza sembra il perimetro che li circonda, come a proteggerli, chiudendoli in un mondo senza regole, delineato solamente da contorni lievemente abbozzati.